“Setúbal, comunque, non era nuova a questo genere di tentativi, anche se poi essi non avevano avuto alcun seguito: così, nel 1855, all’Esposizione Universal di Parigi erano state premiate le conserve di pesce sott’olio preparate con il processo Appert da F. A. da Rocha, e, dieci anni più tardi, un altro setubalense, certo M. J. Neto, aveva aperto un opificio specializzato nella produzione conserviera di pagelli, dentici e naselli, che venivano esportati principalmente in Brasile […] Vincenzo Floridi, 1968